Molti italiani impiegano colf e badanti, e le normative relative a questa categoria di lavoratori vengono costantemente aggiornate.
Telecamere nascoste. Una circolare dell’Ispettorato del Lavoro ha avuto come argomento proprio queste attività di lavoro.
Si parla di telecamere nascoste in case private dove lavora un collaboratore domestico.
Vediamo cosa dice l’ispettorato per questa situazione particolare e come si inserisce con le norme sulla sicurezza e sulla privacy.
Occorre il permesso del lavoratore
Sorvegliare il lavoro di colf e badanti assunti regolarmente ed in servizio per le famiglie è concesso.
L’utilizzo di telecamere nascoste a circuito chiuso per sorvegliare i lavoratori si può fare sempre che si seguano le leggi sulla privacy.
Codesto, praticamente, l’argomento della nota 1004/2007 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Sarà sempre indispensabile, in queste circostanze, esigere il permesso dal lavoratore, ciò per assicurare il diritto alla riservatezza del lavoratore stesso.
Oltretutto, va considerato anche il vincolo informativo, cioè va chiarito e informato il lavoratore dove verranno installate le telecamere nascoste e tutto ciò che riguarda l’uso delle immagini.
Questi doveri non possono essere elusi adducendo all’installazione delle telecamere spia altre motivazioni come per esempio quelle della sicurezza da episodi di rapine e furti che minano l’incolumità della famiglia e che però non interessano il rapporto di lavoro.
La pratica da seguire
Nonostante, pertanto, il diritto ad essere avvisato e a dare parere della badante o colf che anche in modo indiretto viene sorvegliato, l’istallazione delle telecamere nascoste è sempre ammissibile e senza speciali adempimenti.
DA LEGGERE
Qualunque persona voglia installare telecamere nascoste per la videosorveglianza non dovrà richiedere il permesso all’Ispettorato, né tantomeno chiedere il permesso ai Sindacati tramite i rappresentanti dei propri dipendenti.
L’unico obbligo perciò rimarrà la privacy e la protezione della riservatezza dei lavoratori. Contrariamente di ciò che succede in altri settori lavorativi, le telecamere nascoste quindi possono essere installate ma non in maniera personale dal datore di lavoro.
Sull’elemento lavoro domestico, in molte occasioni sono state emesse sentenze (anche dalla Corte Costituzionale) volte a distinguere questa gamma di lavoro dalle altre. A differenza di lavori presso ditte ed imprese, il posto di lavoro è inconsueto perché è la casa privata del datore di lavoro.
Anche la materia della mansione della badante o colf è singolare, con l’assistenza offerta alla famiglia presso la quale si lavora o al soggetto non autosufficiente bisognoso di aiuto.
Un tipo di mansione perciò che ha bisogno di regole a se stanti proprio per l’incrocio tra lavoro e vita privata sia del datore di lavoro che del lavoratore.
Ecco perché l’Ispettorato, a margine della nota, motiva la facilitazione procedurale del caso telecamere.